Roma 2019 – Mozione finale
I mazziniani italiani, riuniti a Roma dall’1 al 3 marzo 2019 per il XXVIII congresso nazionale, in occasione del 170mo anniversario della Repubblica Romana del 1849,
Riaffermano i valori risorgimentali dell’unità nazionale, della democrazia laica e della fratellanza universale tra i popoli, che sono stati proclamati dalla Repubblica Romana;
Rilanciano il simbolo mazziniano della Terza Roma, la Roma del Popolo, da cui gli italiani devono trarre ispirazione per costruire il futuro dell’Umanita’ come comunità di destino in nome del principio religioso dell’unità del genere umano;
Salutano nel Capo dello Stato il supremo magistrato della Repubblica, a presidio dell’ordinamento costituzionale e ad impulso dell’azione italiana in seno all’Unione europea;
Auspicano l’immediata ripresa del processo di integrazione europea per l’evoluzione in senso federalista dell’UE, oggi in crisi di legittimazione popolare proprio perché all’unione economica e monetaria manca il versante politico, al fine di consentire all’Europa di essere protagonista democratica della scena globale;
Richiamano i valori della Carta europea dei diritti fondamentali della dignità, della libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà, della cittadinanza, della giustizia, perché solo dalla loro realizzazione può venire stabilità, sicurezza e prosperità della società;
Rinnovano il messaggio mazziniano della tutela universale dei diritti dell’uomo, che implica il sostegno alle lotte di liberazione dei popoli, alla negazione di ogni forma di discriminazione ed all’instaurazione della democrazia in tutte le parti del mondo, perché solo la democrazia garantisce la pace;
Denunciano il dilagare della propaganda neofascista, razzista ed antisemita che viola i principi costituzionali e non è oggi contrastato con la necessaria efficacia, respingendo la campagna dell’odio e dell’intolleranza che viene condotta artatamente per avvelenare le coscienze e ribaltare il sistema di valori della Costituzione repubblicana;
Aderiscono all’appello per il ripristino del tema di storia alla maturità, contestando il tentativo di depauperare le giovani generazioni della conoscenza critica del passato, nonché alla proposta di legge di iniziativa popolare per la reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado;
Contestano il tentativo di disgregazione dell’unità nazionale portato avanti da alcuni enti regionali sulla base di istanze egoistiche spacciate per autonomistiche ed invitano piuttosto ad un dibattito parlamentare sulla questione dei livelli del governo del territorio che deve avvenire in un’ottica di inclusione e di coesione;
Sentono fortemente l’esigenza di contribuire a ricostruire dalle fondamenta il patto nazionale tra cittadini ed istituzioni, per cui è necessario tornare ad avere la coscienza di essere un popolo che sia consapevole del senso del dovere che deve essere alimentato dalla Repubblica come istituzione educatrice.
Impegnano, pertanto gli organi statutari che saranno eletti al termine del congresso a:
- promuovere, anche in vista delle prossime elezioni europee, ogni iniziativa volta ad avvicinare il compimento dell’obbiettivo degli Stati Uniti d’Europa,
- a rafforzare, in quest’ottica, i rapporti con quelle associazioni che, anche a livello europeo, si battono per la tutela e lo sviluppo dei diritti politici e civili,
- a proclamare il nesso inscindibile tra Patria e Umanità riconosciuto da Giuseppe Mazzini, stigmatizzando con forza le distorsioni nazionaliste e sovraniste che negano la dignità degli uomini e dei popoli in forma bieca e reazionaria,
- a rivendicare le radici mazziniane della battaglia per la parità tra i sessi, difendendo le conquiste dei diritti civili e sociali delle cittadine italiane, ancora penalizzate sul luogo del lavoro e troppo esposte alla violenza verbale e fisica anche nell’ambito della sfera privata.
- a combattere per la piena attuazione della Costituzione e per una rigenerazione morale della politica anche attraverso la riduzione delle disuguaglianze sociali,
- a difendere con forza il valore della democrazia parlamentare, da raccordarsi con il rilancio degli strumenti di democrazia diretta già previsti dalla Costituzione,
- ad avviare una riflessione sul valore morale e materiale che i mazziniani attribuiscono al lavoro, come diritto e dovere del cittadino,
- a chiedere con forza la valorizzazione della Storia del Risorgimento, fondamentale per il radicamento della comunità nazionale,
- individuare forme di organizzazione interna, anche attraverso la costituzione di grupi di lavoro,che permettano di meglio coordinare i rapporti tra Direzione nazionale e Sezioni, nonché a sostenere ulteriormente, a seguito del riconoscimento statutario, l’attività della GioviEuropa-Rete Italia, ivi inclusa la realizzazione di un nuovo Campus Giovani,
- a presentare un piano redazionale per la ripresa, in formato elettronico, dell’Azione Mazziniana, ritenuta essenziale per la vita dell’Associazione,
- a potenziare il sito web e ad ampliare la rete social dell’Associazione,
- a tenere, nel 160esimo anniversario della pubblicazione integrale dei “Doveri dell’Uomo”, la “Giornata Internazionale dei Doveri” anche al fine di incentivare l’ampliamento della base associativa.
Roma, 3 marzo 2019