di Antonio Panaccione.
Sinossi:La storia bella e drammatica del primo vero amico del giovane Garibaldi in Sudamerica. Quella che avremmo voluto apprendere dai libri di storia e che invece nessuno ci ha mai fornito; di un eroe vero, costante e coerente dei Risorgimenti dei due Mondi. Luigi Rossetti, amico dei più memorabili rivoluzionari e statisti (Garibaldi, Gonçalves, Mitre, Cuneo, Zambeccari e Cané), viene qui analizzato attraverso le sue 60 lettere e gli scritti politici sul giornale O Povo (Il Popolo) da lui creato e diretto in Brasile tra il 1838 e 1840 formando una ricca biografia che completa gli studi internazionali del periodo 1826-1840 in Italia e in America Latina. Il testo si svolge cronologicamente dalla fine del 1826, con l’arrivo di Rossetti in Brasile, quando vive in semioscurità e poi s’infiamma all’arrivo di Garibaldi e Cuneo, partecipando come testa pensante e insigne giornalista alla grande Rivoluzione dei Farrapos della neo repubblica di Rio Grande do Sul di Bento Gonçalves. Intorno agli importanti eventi di quegli anni girano altre vicende di uomini, carbonari, letterati e cultori delle libertà che, al di sopra d’ogni interesse personale, contribuirono a fare la storia delle nazioni libere dell’Ottocento. Ci sono quindi presenza e testimonianze vive di molti romantici patrioti brasiliani, come Texeira Nunes, Netto e Mattos, ma anche dei grandi dell’Argentina e dell’Uruguay. Tutto si conclude con la sua drammatica morte nella battaglia di Viamao del 23 novembre 1840. Uno spaccato storico unico, ricco di preziose e aggiornate fonti bibliografiche per chi si dedica alle ricerche storiche Risorgimentali e/o interculturali dei fraterni popoli dei due mondi: Argentina, Brasile, Italia e Uruguay, uniti per sempre dal sangue, dal lavoro e dalle gesta degli emigranti italiani.