Nel centenario della Grande Guerra l’Associazione Mazziniana Italiana di Brescia ha realizzato un progetto, rivolte alle scuole, per avvicinare le nuove generazioni al periodo storico anticamera del «secolo breve».
“I ragazzi, affinché non si perdano nella moltitudine di stimoli che attualmente provengono da ogni dove, hanno bisogno di essere indirizzati – sostiene Paolo Lombardi, presidente dell’Ami Brescia -. Il nostro progetto è uno stimolo a conoscere ciò che è stato e la scuola è il principale canale per agire in questa direzione“.
Piero Caruso, direttore de Il Pensiero mazziniano, parlerà del ruolo della stampa durante gli anni della guerra mentre Filippo Ronchi si concentrerà sulle figure dei volontari, Barbara Bacco e Giacomo Properzj, presentando quest’ultimo il proprio volume, delineeranno un quadro generale del’epoca.
Barbara D’Attoma analizzerà il percorso figurativo della produzione artistica bresciana di soggetto bellico mentre Nino Dolfo, critico cinematografico, racconterà la guerra attraverso le produzioni di grandi registi come Monicelli e Kubrick.
Coronamento dell’iniziativa sarà una mostra, con sede ancora da definire, composta da documenti a stampa originali del periodo.