Piombino, 07 FEBBRAIO – ore 16.30
Via G. Oberdan/Ang. Via Giusti
Relazione storica e presentazione del libro “Carducci e Oberdan”
a cura dell’autore DanieleMASSARRI (Pres. A.M.I. Piombino)
Interventi:
Paola Pellegrini – Assessore alle Attività Culturali
Mauro Carrara – Storico ed esperto di toponomastica
Guglielmo OBERDAN (Wilhelm Oberdank)
(Trieste, 1º febbraio 1858 – Triest e, 20 dicembre 1882)
Il “Martire di Trieste”, come fu definito immediatamente dopo la sua impiccagione e come fu intitolato anche il celebre film a lui dedicato dal regista Emilio Ghione agli inizi del secolo scorso. Era un giovane pallido, bello, biondo che – nonostante le umili condizioni della sua famiglia – aveva conseguito a pieni voti la maturità tecnica alla Civica Scuola Reale Superiore di Trieste e poi, grazie all’aggiudicazione di una borsa di studio elargita dal comune di Trieste, era riuscito ad iscriversi al Politecnico di Vienna. Oberdan fu un’esemplare figura di fervido patriota ed irredentista ed un giovanissimo cospiratore anti-austriaco, giustiziato all’età di soli 24 anni per avere attentato alla vita dell’imperatore Francesco Giuseppe, proprio nei mesi di disillusione seguiti alla morte del suo “beniamino” Giuseppe Garibaldi (giugno 1882). Egli si era fermamente convinto che per la redenzione di Trieste era necessario il sangue di un martire triestino, e si decise ad offrire il proprio sangue alla causa della sua città. Giosuè Carducci, per commemorare il martire Oberdan, pubblicò su Il Resto del Carlino un’epigrafe in suo onore che fu successivamente incisa su una lapide:
IN MEMORIA – XX DICEMBRE 1882
A GUGLIELMO OBERDAN MORTO SANTAMENTE PER L’ITALIA,/ TERRORE AMMONIMENTO RIMPROVERO AI TIRANNI DI FUORI AI VIGLIACCHI DI DENTRO
GIOSUÈ CARDUCCI – XX DICEMBRE 1907.
Oberdan, insieme a Nazario Sauro e Cesare Battisti, è ricordato nel noto canto, popolare “La canzone del Piave” oltre che ovviamente nel celebre “Inno a Oberdan”,canzone non solo irredentista, ma cantata anche dagli anarchici e socialisti e ripresa da Milva nel 1965. E’ certo che, a Piombino, la targa con l’effige di Oberdan non fu immediatamente posta nell’omonima Via, giacché essa è presente in una cartolina del 1924-25 con veduta, in notturno, delle mura del Rivellino. Non sorprenderà scoprire che auspice di una così importante lapide sia stata una Sezione del Partito Repubblicano allora intitolata addirittura a Ettore Socci, personalità intellettuale del Risorgimento italiano che aderì ventenne agli ideali garibaldini e combatté volontario a fianco di Garibaldi, appunto contro l’Austria, nella campagna trentina del 1866 e a Mentana nel 1867 !!
SEZIONE INIZIATIVA: Sezione di PIOMBINO (LI) Giovanni Bovio